Il Sole è tornato a casa nel segno del Leone, suo esclusivo domicilio, portando la stagione estiva a completa manifestazione e stabilità. Il Sole imprime nel clima la sua natura calda e secca mostrandosi così nel pieno della sua potenza. L’estate del resto è la stagione in cui prevale l’umore caldo e secco; non a caso ci si riferiamo all’astro come “Sol Leone” quando è caldo ed abbagliante come in questa stagione.
Il Sole è uno dei due luminari dell’astrologia classica, indica perciò un punto fondamentale nel tema di nascita. Infatti i luminari sono i corpi celesti più luminosi e da un punto di vista astrologico da essi proviene la vita stessa. Anche dal punto di vista astronomico il Sole è a tutti gli effetti il Padre e Creatore del sistema solare, tanto da essere la cosa più vicina al concetto di Dio da un punto di vista naturale. In effetti la creatività è una caratteristica fondamentale dei nati sotto questo segno e può esprimersi in molti modi diversi, che sia attraverso le arti e la musica, piuttosto che la sessualità e gli aspetti passionali della vita.
Nell’antica Grecia il dio del Sole, Apollo, era anche signore delle arti e della musica, delle quali le nove Muse rappresentavano le diverse forme . Il legame tra il segno del Leone e il concetto di teatro o di palcoscenico è molto stretto, infatti anche quando non siamo di fronte a uomini e donne di spettacolo, il Leone tende a vivere la sua vita con l’intensità di un dramma teatrale interpretando non solo il protagonista delle vicende che vive ma anche lo spettatore. Esattamente come il pubblico il Leone può glorificarsi nella contemplazione della sua immagine, così come diventare molto critico e di conseguenza insicuro verso sé stesso.
Il segno si è guadagnato spesso la fama di narcisista ed egocentrico e ciò rimanda ad alcuni aspetti del Sole in astrologia classica. La sua natura calda e secca può avere effetti molto distruttivi, e in un attimo il Padre di Vita può trasformarsi nell’astro distruttore che avvizzisce ogni cosa sotto i suoi raggi generando siccità. Il Sole è la sorgente di tutta la luce esistente nel nostro sistema solare, compresa quella che riflette sugli altri corpi celesti, ma d’altra parte è proprio con quella luce che adombra la visibilità degli altri pianeti quando si trovano nei suoi paraggi. Un pianeta troppo vicino al Sole è detto “combusto” ed è gravemente debilitato nell’esercizio della sua influenza.
Questo paradosso della simbologia solare e pressoché identico nel carattere di questo segno: generoso, amorevole, passionale e pieno di bellezza da regalare. Talvolta però la sua presenza può essere ipertrofica e anche il suo dare può risultare eccessivo e mettere in ombra chi gli è vicino, anche senza accorgersene. Ciò accade anche perché non sempre il Leone può essere all’altezza della star che si porta dentro e che vuole emulare; infatti oltre ad essere il signore di tutta la vita è anche un semplice essere umano. La prepotenza del Leone talvolta è solo la maschera della sua insicurezza.
Il Leone, così accentratore come ci piace descriverlo, ha un estremo bisogno dell’approvazione altrui. Esattamente come un Re deve aver caro il suo popolo o come un attore che si realizza attraverso il suo pubblico, allo stesso modo il Leone ama vedere riflessa la sua luce negli altri; un egocentrismo molto meno egocentrico rispetto a quello dei segni di acqua e di terra.
In amore, i nati del segno o chi ha Luna, Venere (donne) o Marte (uomini) in Leone sa essere estremamente passionale, di grande cuore, e a differenza di quanto si può credere ama far sentire il/la partner una divinità elevandola proprio su quel piedistallo sul quale generalmente ama ergersi lui. D’altra parte è però estremamente geloso; non è la possessività del Toro o l’ossessione dello Scorpione, ma la gelosia data dal desiderio di esclusività. C’è posto per un Sole e basta nel sistema solare!
Il glifo del segno ricorda uno spermatozoo oppure un serpente, in entrambi i casi un simbolo del potere creativo della sessualità il quale può indirizzarsi verso il basso generando nuovi individui della specie o verso “l’alto” creando opere che testimonino la grandezza umana e durino nel tempo. Infatti dietro l’idea di creazione di un qualcosa vi è quella dell’immortalità, quello stato di imperturbabilità nel quale alberga il Sé o la coscienza solare che gli alchimisti rappresentavano con la trasformazione dei metalli vili in oro purissimo: il metallo attribuito al Sole e il Leone.
Buon compleanno ai Re della foresta!